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Negli Stati Uniti lo hanno soprannominato “The Big Quit”, l’ondata di milioni di lavoratori che con il covid si sono dimessi e hanno cercato nuove occupazioni. Il fenomeno però è presente in maniera importante in Germania e non ha risparmiato l’Italia. Dall’inizio della pandemia, circa il 26% dei giovani hanno lasciato il lavoro, alla ricerca di nuove opportunità. 

Comunque, non si tratta semplicemente di un riposizionamento professionale, ma di una vera e propria rivoluzione in atto nel mercato del lavoro in cui la visione del rapporto tra vita e lavoro è totalmente differente da ciò che i sistemi attuali accomodano.

Alla base delle grandi dimissioni non c’è da l’ambizione e il desiderio di trovare una migliore retribuzione, ma i giovani d’oggi aggiornano il CV e lucidano il profilo LinkedIN principalmente per fuggire da un cattivo rapporto con il proprio capo o per lo squilibrio tra lavoro e vita privata (B). Il burnout aziendale è un fenomeno reale che sta trasformando le esigenze e gli obiettivi dei giovani (C) . Si cerca maggiore flessibilità, opportunità di crescita e stabilità. Il lavoro da remoto ha spezzato l’imbarazzo attorno alla contestazione del tradizionale modo di concepire il lavoro in ufficio, facendo da catalizzatore per il cambiamento. Dopo un assaggio dei vantaggi innegabili dello smart-working, è un elemento della pandemia che siamo destinati a portarci avanti per tanto tempo. Oltre alla flessibilità sul posto di lavoro, è una nuova frontiera anche per come gestire la maternità e la paternità o su come e quando viaggiare, creando lo spazio per nuovi stili di vita. La fascia ancora più giovani (18-25 anni) sta innescando l’inizio della YOLO Economy (You Only Live Once), un mondo in cui la forza del lavoro individuale viene devoto solo alle aziende in linea con i propri valori (D). 

C’è altro da aspettarsi dalle nuove generazioni a lavoro: i nativi digitali stanno diventando sempre più autonomi. Tra le infinite opportunità fornite dai linguaggi di programmazione e le piattaforme di social media, i giovani del futuro non hanno paura di parlare del denaro, di discutere del miglioramento del proprio benessere finanziario, professionale e mentale. In futuro, passione, lavoro e denaro significano la stessa cosa, è la generazione consapevole del proprio valore professionale. 

La crisi demografica che ci aspetta in futuro è un altro catalizzatore per un aumento della forza di negoziazione del lavoratore. Gli stipendi più poveri e il rapido invecchiamento della popolazione ormai allontanano quasi totalmente qualsiasi prospettiva di pensione per i giovani. 

Il momento è adatto per reinventare come concepiamo l’approccio dei giovani al mondo del lavoro. Il momento è giusto per presentare nuovi tipi di contratti per junior in cui, per esempio, è previsto un periodo di rotazione tra ruoli, prima di prendere una decisione finale. Sei mesi come sistemista linux e sei mesi come DevOps sono un buona buona combinazione che arricchisce le competenze per entrambi i ruoli e, alla fine, ci si ritrova con un profilo non solo completa da  un punto di vista tecnico, ma anche più consapevole e convinto della scelta da intraprendere. 

Forse la prospettiva di che cosa significa realmente per il futuro che aspetta le future generazioni è stata la scintilla che ha innescato l’attitudine di imprenditorialità nei giovani. Questa lungimiranza forse porterà con sé le innovazioni e le visioni di cui l’Italia ha bisogno.

Riferimenti

https://lab.repubblica.it/2022/grandi-dimissioni-in-italia-perche-si-lascia-il-posto-fisso/

https://www.ilgiorno.it/economia/great-resignation-boom-licenziamenti-1.7378994

https://www.enel.com/it/media/esplora/ricerca-comunicati-stampa/press/2022/03/enel-filctem-flaei-e-uiltec-sottoscrivono-lo-statuto-della-persona-per-valorizzare-lindividuo-in-ambito-lavorativo-

https://forbes.it/2021/08/09/e-iniziata-lepoca-del-leader-gentile-il-decalogo-del-buon-manager-secondo-i-docenti-universitari/

https://www.ilsole24ore.com/art/cresce-giro-d-affari-influencer-nicchia-280-milioni-italia-AE1ZNIx

https://www.ilsole24ore.com/art/l-ascesa-creator-economy-genera-affari-un-miliardo-AEvQT2y

https://www.oxfordeconomics.com/resource/YouTube-Italia/

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